La gemma della stella verde |
Nel dicembre dello scorso anno, apparve su Galassia un romanzo che, per quanto scritto |
in tempi recenti, aveva il sapore della grande tradizione fantascientifica avventurosa: né |
ci si poteva aspettare altro dall’autore, Edmond Hamilton, uno dei patriarchi dell’avventura |
fantascientifica. Il successo ottenuto da La valle della creazione fu dei più lieti e |
dimostrò che il pubblico gradiva, accanto ad opere più sofisticate e complesse, anche i |
migliori esempi di un filone che, per quanto discusso, rimane tuttavia il filone iniziale della |
sf. Fu appunto il successo dell’opera di Hamilton ad aprire la strada alla pubblicazione di |
un romanzo di un altro senatore, addirittura più celebrato di Hamilton, Jack Williamson. |
Autore di molti ed eccellenti romanzi avventurosi e di un capolavoro fantastico, Darker |
Than You Think, Jack Williamson appartiene ormai all’Olimpo della narrativa |
fantascientifica. È divenuto una figura quasi leggendaria. Quando negli Stati Uniti l’amore |
paziente degli “ archeologi” portò alla riscoperta e al rilancio dei romanzi marziali, lunari, |
venusiani e pellucidariani di Edgar Rice Burroughs, neppure Jack Williamson fu dimenticato. |
Nel 1963, la casa editrice di Galaxy lanciò, in uno dei suoi Magabooks. la riesumazione di |
un dittico famosissimo: The Legiol2 of Time e After Wo’rlds End. The Legion of Time (che |
non va confusa con il successivo The Legion oj Space dello stesso autore) indusse Brian |
Aldiss a dare sfogo ai suoi sentimenti ambivalenti, di ammirazione e di censura, nei |
confronti di un’opera che l’aveva affascinato da ragazzo e che, vista ora con gli occhi da |
adulto, conservava ancora gran parte del suo incanto. After Worlds End, se possibile |
ancora più turbinoso e movimentato di The Legion of Time, conservava, oltre a un fascino |
non minore, un’importanza storica notevole. Come il lettore vedrà, in questo romanzo |
apparso per la prima volta nel 1938, Williamson spiega un tema che riprenderà più tardi in |
The Legion of Space. È il tema della fanciulla, bellissima e semplice, alla quale è stata |
affidata l’arma suprema, cui bisogna ricorrere soltanto in condizioni disperate, e che |
consentirà di salvare l’umanità da una sorte terribile. Nel celebrato The Legion of Time |
(ma quanti sapevano che il tema centrale era ricalcato da After Worlds End?) il pericolo |
dal quale Aladoree deve salvare la umanità è un pericolo esterno, l’invasione di alien |
beings, le Meduse. Ma in After Worlds End, molto più sottilmente, il pericolo è stato |
creato dall’imprudenza dell’uomo: ì la minaccia dello strapotere dei robot. Bari Horn, uno |
scienziato del passato, ha creato un robot geniale e terribile, Malgarth, che con un |
tradizionale atto d’orgoglio — in effetti più mutuato dalla concezione biblica della rivolta di |
Adamo e di Caino, che dalla tradizione frankesteiniana della creazione ribelle intesa come |
una nemesi dell’empietà umana uccide il suo costruttore. Ma il cervello immortale di |
Malgarth è imperfetto: e Dondara Keradin, la sposa tenerissima e saggia di Bari Horn, |
aveva previsto la ribellione del robot, e perciò aveva implorato il marito di non cancellare |
la imperfezione: la conoscenza di quell’unico difetto in una creatura quasi perfetta |
costituirà la difesa suprema dell’umanità. Dondara, decisa a non sopravvivere all’uomo |
amato, lascia imprigionare la propria essenza in una favolosa Gemma: e li racchiuso il suo |
spirito veglierà, per un milione di anni, difeso dai Guardiani e dal Custode eletto, fino a |
quando l’arroganza di Malgarth e dei suoi robot minaccerà la esistenza stessa della razza |
umana. Allora l’Ombra della Gemma rivelerà il segreto e potrà stroncare lo strapotere |
disumano di Malgarth. Su questa vicenda, che sfiora spesso l’esoterismo sfruttandone le |
possibilità drammatiche senza cadere mai nel tono predicatorio, si innesta la storia di un |
antenato di Bari Horn, cui la sorte concede di sopravvivere oltre un milione di anni per |
destarsi nell’attimo in cui l’ultimo difensore dell’umanità, Kel Aran, e l’ultima Custode della |
Gemma, Verel Erin, avranno bisogno di lui per fermare la minaccia di Malgarth. Il lettore |
attento troverà anche nell’equipaggio della Bari horn, guidato da Kel Aran, una robusta |
anticipazione del gruppo degli spericolati Legionari dello Spazio. In questo romanzo, che |
risale (non dimentichiamolo) al 1938, si trovano alcuni elementi che costituiscono un |
curioso aggiornamento ditemi tradizionali: la Corporazione dei robot, dominata da |
Malgarth, che domina l’universo attraverso l’imbelle e crudele imperatore umano Tedron |
Du; e ancora, una concezione discriminatrice, quasi presaga degli sviluppi che più tardi |
Isaac Asimov darà al tema dei robot (e quando After Worlds End apparve, non |
dimentichiamolo, Asimov doveva ancora pubblicare il suo primo racconto): i robot non |
sono affatto malvagi in se stessi. C’è anzi, in loro impulso amichevole verso l’umanità, uno |
spirito di fratellanza universale. Essi sterminano gli umani soltanto perché Malgarth, |
creandoli, li ha condizionati a un’obbedienza cieca ai suoi voleri. Ma liberati da quella |
soggezione mostruosa e resi finalmente autonomi, i robot saranno ciò che voleva il loro |
primo creatore, Bari Horn: gli amici leali e fedeli, i collaboratori instancabili dell’umanità. Il |
romanzo, pur con alcune sue bizzarre ingenuità che paiono talvolta ereditate dai romanzi |