Eroi su commissione
per aria nei momenti meno opportuni, e l’intermezzo romantico è un garbato intermezzo
spiritoso in un romanzo semplicemente delizioso, nel quale il Leinster umorista fa capolino
da ogni pagina, e fa rimpiangere ancora più amaramente che questo autore
potenzialmente grandissimo si sia dedicato con tanto entusiasmo alla produzione di una
quantità sterminata di romanzi e racconti, quando una più opportuna distribuzione di idee
e sforzi avrebbe portato senz’altro diversi altri capolavori alla narrativa avveniristica. È
interessante inoltre (e non a caso i due romanzi sono stati pubblicati uno dopo l’altro) fare
un paragone tra l’aulica e sostanzialmente romantica drammaticità del romanzo di
Williamson uscito lo scorso mese, e la divertente leggerezza (nel senso migliore della
parola) di questo romanzo. Sono entrambi fantascienza, nel senso letterale della parola.
Ma sono anche due diverse espressioni di questo genere, due mentalità e due scuole
narrative, frutto di due autori entrambi tra i fondatori del genere: e la disamina comparata
delle due opere potrà essere un prezioso aiuto per gli studiosi di questa letteratura, nel
campo più avventuroso e tradizionale di essa. Da tempo progettavamo, tra tanti testi di
importanza sociologica, filosofica o psicologica, di compiere questo accostamento, forse
audace, ma necessario. E vorremmo che i nostri lettori, come sempre sensibili ai problemi
più importanti della loro letteratura preferita, collaborassero con noi, esprimendo il loro
giudizio, non con un rifiuto netto e immotivato, ma con quelle argomentazioni ragionate e
motivate che compongono la maggior parte delle lettere che riceviamo, e che sono di
inestimabile aiuto al nostro lavoro di selezione e presentazione di tutta la narrativa
avveniristica, in ogni suo genere e tendenza, nelle sue infinite sfumature, nei suoi aspetti
migliori e più discutibili, nelle sue opere più meritevoli., alle quali ci sembra che questo
romanzo possa appartenere di diritto.
Tellini
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