Giro di vite
È il racconto di due bambini affidati alla servitù di una vecchia villa di campagna dove
avvengono sconcertanti apparizioni. La genesi di questo romanzo breve è da attribuirsi a una
storia di fantasmi narrata allo scrittore dall'arcivescovo di Canterbury Edward White Benson,
ad Addington, la notte del 10 gennaio 1895. Del 'germe' originale del racconto rimane
l'atmosfera di un Male incombente e immanente, resa ancor più intollerabile dall'ambientazione
quasi pastorale e dal senso di pace e luminosità che questa sembra irradiare tutt'attorno.
Grazie a questo contrasto, il terrore di James è un terrore psicologico; nasce dalla mente del
narratore più che dalla descrizione dei fatti: sottile e modernissimo espediente che anticipa la
sperimentazione letteraria del Novecento.
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