Il vampiro Marius
Si chiamava Thorne e da secoli dormiva in una caverna tra i ghiacci; svegliandosi di tanto
in tanto per nutrirsi con il sangue dei locali cacciatori delle nevi. Grazie alle sue doti
medianiche poteva sentire i pensieri degli altri bevitori di sangue, e attraverso i loro occhi
osservare quello che succedeva nel mondo. Finché un giorno una catastrofe si abbatte
sul mondo dei vampiri. Si era risvegliata una regina che sosteneva di racchiudere in se il
Sacro Nucleo della sua stirpe e aveva cominciato ad annientare tutti i bevitori di sangue
sparsi nel mondo. Thorne sentì le loro grida; attraverso i loro occhi vide la crudelta con
cui la malvagia creatura li eliminava, e dopo aver sofferto in silenzio per la morte di tanti
compagni decise che era giunto il momento di interrompere il suo sonno infinito e di
ritornare nel mondo. Viaggio per diversi giorni senza sole e per molte notti di mezzo
inverno, e ben presto percepi il richiamo di un bevitore di sangue millenario. Lo incontro in
una fumosa taverna e scopri di avere di fronte Marius, l'immortale vampiro che per secoli
aveva amato e custodito i Sacri Genitori della loro razza dannata. Thorne era stanco dei
sussurri percepiti con le sue doti medianiche, desiderava sentire parole vere, pronunciate
ad alta voce, ma soprattutto voleva capire. E l'unico in grado di spiegargli ogni cosa era lì,
davanti a lui. L'unico che poteva raccontargli tutto quello che sapeva, sin dall'inizio,
benché sapesse che la conoscenza non avrebbe potuto, in ogni caso, garantirgli la
salvezza...
Cottogni