Il bambino che non era vero |
UNA SERA D'ESTATE, per un capriccio, Henry Day scappa di casa e si nasconde nel |
bosco. Non farà più ritorno. Un nuovo Henry prende se-gretamente il suo posto: un |
ragazzo in tutto uguale alPoriginale, eppure diverso, antichissimo. E un |
changeling—leggendaria tribù di eterni bambini che ai margini delle città conduce |
un'esistenza selvatica e nascosta. Simile al cuculo che depone l'uovo nel nido altrui, |
l'impostore si insinua nel cuore della famiglia Day e, a furia di recitarne la parte, a poco a |
poco diventa Henry. Il vero Henry, intanto, e costretto a unirsi ai changeling, prende il |
nome Anyday e conosce la libertà, la magia e la durezza della vita nei boschi. Come i |
compagni prima di lui, è condannato a scordare lentamente il passato, e ad attendere a |
lungo, forse per secoli, l'occasione di tornare a essere umano. Ma le identità originarie non |
sono del tutto sopite e alla fine la nostalgia spinge Anyday sulle tracce del se stesso |
perduto, mentre strane ombre—una cittadina boema alla meta dell'Ottocento, un maestro |
di piano e il suo allievo prodigio — portano il nuovo Henry a scavare ancora più indietro nel |
tempo. Ispirato a una meravigliosa poesia di William Butler Yeats, Il bambino che non era |
vero seduce il lettore con un intreccio avvincente e profondo, luminoso e pauroso |
insieme, in bilico tra realtà e fantasia. E disegna, attraverso il racconto intrecciato di due |
iniziazioni e di due spaesamenti, una prodigiosa, struggente metafora del diventare grandi. |
Cottogni |