La lettera scarlatta
La giovane Ester Prynne, condannata per adulterio nella puritana Boston, sarà costretta a
portare per sempre sul seno una fiammeggiante, scarlatta, lettera «A» (A come adulterio?
Come Arte? Come America?), da lei stessa ricamata. Ester non ha mai voluto rivelare il nome
del suo “complice” che infine – lacerato tra ansia di schiettezza e orgoglio, e perseguitato dal
marito della giovane – cederà, confessando la sua colpa. La lettera scarlatta, libro che rese
celebre il nome di Nathaniel Hawthorne, è un mirabile esempio di fusione perfettamente
riuscita tra sviluppo tematico-narrativo, delineazione dei personaggi e procedimenti
linguistico-stilistici. L’attualità della sua trama ha anche ispirato un film con Demi Moore.
Hawthorne fa di Ester un esemplare personaggio: mostrando, da un lato, una
compartecipazione profonda, ma soffermandosi, dall’altro, in un pensoso e drammatico
indugio di fronte alla sua “colpa”, pur condannando l’implacabilità puritana e la violenza
moralistico-sociale di cui ella è vittima.
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