Un bel mattino |
In un momento imprecisato degli Anni 70, le tranquille spiagge della Cornovaglia vengono |
sorprese dall’arrivo di mezzi navali statunitensi, le strade e le campagne si riempiono di |
marines: la radio e la televisione annunciano che i governi di Stati Uniti e Inghilterra, di |
comune accordo, hanno deciso di unirsi, formando una sola nazione, I’USUK. Una sola |
bandiera, una sola moneta, per il bene comune: in Inghilterra c’è la disoccupazione, |
l’industria traballa, questa unione è una salvezza. Certo, come dice uno dei personaggi del |
libro, « ... sei in una barchetta, si prepara la tempesta, la barca può capovolgersi da un |
momento all’altro, e si accosta un enorme transatlantico e ti propone di prenderti a bordo. |
Tu accetti, ma quando sali sul ponte non ti aspetti mica di governare la nave, tu e i |
soprawissuti della tua barca, no? No, te ne rimani tranquilla e riconoscente perché ti |
hanno salvato, e fai quello che ti dicono». Ma molti trovano che questo doversene stare |
tranquilli assomigli molto a una sopraffazione, che l’intenzione del governo di trasformare il |
Regno Unito in un grande Luna Park, con gli abitanti in giustacuore e calzamaglia a |
combattere la Guerra delle Due Rose per divertire i ricchi turisti texani, sia poco |
dignitosa... Il poeta ha detto: « Dobbiamo essere liberi o morire, noi che parliamo / la |
lingua che Shakespeare parlava... » |
Comincia così, quasi per scherzo, una rivolta, una specie di guerriglia, che vede |
protagonisti una vecchia ex attrice, sua nipote Emma e i suoi sei figli adottivi, tutti uniti |
contro l’invasione americana, aiutati da un gruppo di agricoltori e da uno strano |
«vagabondo del mare». |
Sbaraini |