Visioni del futuro: Il caso di Philip K. Dick
“Vedere poco può essere pericoloso, ma accidenti... e se si vede troppo?” scrive Philip
Dick al termine di un articolo uscito nei primi anni Sessanta: e se i mondi del futuro,
rovesciando l’assioma moderno del progresso illimitato, fossero i peggiori possibili?
Per Dick immaginare il futuro significa fare i conti con la fine dell’umanità. Le visioni che
fanno da sfondo ai suoi personaggi e alle vicende che racconta vanno al di là della
creazione letteraria: le sue non sono visioni del futuro, ma dal futuro, dal cuore delle
tenebre che avvolgono tutto ciò che non è ancora accaduto. Chiappetti ci offre un
affascinante percorso fra le fantascientifiche e inquietanti visioni di Dick, mostrandoci
come anche in ambiti diversi da quelli rituali della filosofia e della teologia, possano
affiorare temi e interrogativi profondi e decisivi sul senso dell’esistenza umana.

Visioni dal futuro è un invito alla “lettura” della vita e della opere di un grande autore di
fantascienza, ispiratore del film Blade runner. Per alcuni sarà una scoperta, per altri una
piacevole riscoperta, che magari li porterà a riprendere in mano qualche altro scritto
dickiano, oltre alla produzione letteraria fondamentale presentata in queste pagine.
Bonazzi