Vampiri europei e vampiri dell'area sciamanica |
La tipologia vampirica dell’area sciamanica (Nord-Est dell’Eurasia) fin dai primordi appare |
strutturata diversamente da quella dell’area europea occidentale. La concezione del |
vampiro “in corpore” delle genti cavalcatrici delle steppe rispondeva alle paure legate alla |
necessità di salvaguardare la sopravvivenza della tribù attraverso la reincarnazione, |
possibile solo se la tappa della morte veniva accettata in modo completo. Il vampiro |
“fantasma” di stampo greco-romano, diffusosi nell’immaginario popolare e colto europeo |
occidentale, era motivato, invece, fondamentalmente dalla cosiddetta paura del ritorno |
dei morti, tipica di tutta l’umanità. |
Ciò non significa che in Occidente non si manifestassero le influenze delle credenze |
sciamaniche, ma si trattava di fenomeni di importazione. Un ruolo rilevante di anello di |
congiunzione delle ideologie sciamaniche con il paganesimo occidentale rivestirono |
popolazioni come i Traci e gli Osseti, attraverso la cui mediazione le concezioni di matrice |
sciamanica entrarono in Grecia, per poi irradiarsi altrove.Tra gli agenti di trasmissione |
culturale figuravano senza dubbio anche i Celti nei loro successivi spostamenti, mentre la |
funzione di piste di scambio di idee fu propria, in particolare, delle strade percorse dai |
mercanti, come la via dell’ambra baltica. |
In epoca moderna fu soprattutto la “moda culturale” settecentesca del vampiro ad |
attirare l’attenzione degli Europei occidentali verso l’Est dell’Europa ed a procurare una |
compenetrazione reciproca dei temi vampirici. Ne nacque una confusione tuttora vigente |
che suscita la necessità di una definizione più chiara del vampiro, oltre che |
dell’individuazione dei casi più clamorosi dei falsi vampiri della storia. |
Miti, saghe, cronache, leggende, tradizioni popolari costituiscono le fonti del curioso e |
suggestivo viaggio nel passato fino alle radici del vampirismo tra i primi abitatori |
dell’Europa. |
Una più approfondita conoscenza del carattere eclettico della cultura europea fino dal più |
lontano passato apre nuovi, ampi orizzonti nella prospettiva di una nuova Europa. |
Bonazzi |