Il libro dei vampiri. Dal mito di Dracula alla presenza quotidiana
Una nuova edizione del volume apparso dodici anni fa, da tempo esaurito, e diventato un
oggetto di culto per gli appassionati e gli studiosi. Ora ritorna in libreria, in occasione del
centenario del romanzo Dracula, pubblicato per la prima volta a Londra nel 1897.
Una vera e propria caccia al vampiro nella cultura e nell’immaginario collettivo. Un invito a
trasformarsi in cacciatori di vampiri e a trovare il vampiro, questo perturbatore seducente
e trasgressivo, in tutte le sue manifestazioni, nelle leggende, nella letteratura, nel teatro,
nel cinema, nella televisione, nei computer: la figura e il mito del vampiro, in pratica, sono
presenti in tutte le forme dell’industria culturale e in tutti i mezzi di comunicazione. E il
vampiro è annidato nei luoghi più impensati: nei libri di Proust e di Musil, di Baudelaire e di
Kipling, di Poe e di King, di Joyce e di Nietzsche, nei film di Buñuel e nei telefilm americani,
nelle rappresentazioni teatrali e nei classici greco-romani.
Nella seconda parte, il libro diventa un «manuale per il vampirologo»: come riconoscere un
vampiro, i suoi costumi e le sue abitudini, come allontanarlo e distruggerlo.
Bonazzi