Gli astrigeni |
“Supponga che ci siano, in un altro pianeta, degli esseri, esseri reali, simili a noi ma di gran |
lunga più saggi, più intelligenti, molto più sviluppati. Supponga che possano vederci e |
conoscerci... come noi conosciamo le creature sotto il microscopio (...) supponga che queste |
intelligenze più mature, più sagge, più grandi e meglio organizzate siano in qualche modo |
capaci di influenzare la vita umana (...) supponga che durante gli ultimi millenni siano stati a |
fare esperimenti sulla genetica umana. Suppongache abbiano cercato in qualche modo di |
alterare l’umanità attraverso i geni umani. |
- Ma come? |
- Ha sentito parlare di raggi cosmici, dottore? |
Il dottore, ammise con una certa deliberazione. |
- È un’idea assolutamente fantastica - disse dopo una pausa”. |
Sullo svolgimento di questa ‘idea fantastica’, Herbert Greorge Wells ha costruito questo suo |
ultimo romanzo breve, Star begotten (1937), un’opera straordinariamente vivace ed aperta, |
tenuta con capacità magistrale sul filo di una sottile ambiguità. |
E la nuova stirpe dei “generati dalle stelle”, gli astrigeni, può di fatto rappresentare |
simboIicamente il rinnovamento di un’umanità finalmente in grado di realizzare quella che |
Wells chiama qui "l’utopia di un mondo sensato". |
Bonazzi |