Il cavaliere del verbo
Nel quindicesimo secolo, Owain Glyndwr, eroe dell'indipendenza del Galles, venne scelto
dal Verbo per combattere le forze distruttrici del Vuoto che minacciavano - e minacciano
in ogni epoca - di condurre l'umanità verso l'autodistruzione. Per svolgere la sua missione,
Owain rinunciò a una vita normale e divenne un cavaliere errante, pronto ad accorrere
ovunque ci fosse bisogno di lui, armato e difeso da una magia potentissima. Cinque secoli
dopo un suo lontano discendente, John Ross, compie un viaggio nel Galles, incontra il suo
antenato e decide di proseguirne la lotta contro il Vuoto. Ross è consapevole di quanto
grave sia l'impegno che sta assumendosi, e spaventosi sogni profetici ogni notte gli
indicano quanto tremende sarebbero le conseguenze di suoi eventuali fallimenti. Il
moderno Cavaliere del Verbo percorre l'America per ostacolare i piani delle forze
distruttrici, fintanto che un orribile atto di violenza - di cui si sente, a torto, colpevole - lo
spinge a rinnegare la missione. Ma un cavaliere che ha rinunciato al proprio ruolo e non è
stato privato della sua magia è una preda troppo ambita: con raffinata astuzia e in modo
subdolo, i Demoni lo stringono d'assedio, e Ross sta scivolando nella rete. Il rischio è
troppo grande e il Verbo non può permettere che uno dei suoi guerrieri passi al nemico,
piuttosto lo farà sopprimere. Solo Nest Freemark può salvarlo: Ross l'ha aiutata cinque
anni prima, lei lo aiuterà ora a ritrovare la fiducia in sé e a svelare gli inganni che lo
avviluppano come una ragnatela.
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