Il risveglio del dormiente
Con l’inizio del Novecento Wells sente di avere ormai raggiunto una posizione di grande
prestigio e di forte influenza intellettuale sulla sua epoca, tale da poter determinare gli
equilibri politici all’interno del movimento socialista.
Il suo progetto di conquista della leadership politica si articola su due piani. Sul primo egli
medita e pubblica una serie di saggi che sono destinati a esprimere, attraverso il disegno di
un’utopia prossima ventura, il suo progetto politico per il riscatto dell’Inghilterra e del mondo;
sul secondo prende contatto con l’organizzazione politica di impronta socialista che gli
sembra più autorevole e consona:
la Società Fabiana.
Ampie premonizioni della problematica politica e culturale sembrano ritrovarsi ne Il risveglio
del dormiente (1899, con il titolo When the Sleeper Wakes, ma rivisto e ridotto nel 1910 con
il titolo attuale), un libro di fantapolitica ambientato in una Londra stravolta e deturpata dalle
brutture di un capitalismo degenerato (giunto oramai alla dimensione di monopolio mondiale)
e situata nell’anno 2100.
Il mito del dormiente, che dopo secoli di sonno si ridesta per osservare il mondo che lo
circonda con occhi estranei per l’età del suo risveglio, ma sintonizzati con il presente dei
lettori, che coincide con l’epoca dell’inizio del grande sonno, permette a Wells di sottolineare
l’entità e la qualità delle degenerazioni sopravvissute nei termini dell’etica e della visione del
mondo dei suoi contemporanei, offrendo loro il pretesto per grida di allarme, appelli e
invettive destinati a influire sui lettori.
Cottogni