Le tre metà di Ino Moxo e altri maghi verdi |
Le tre metà di Ino Moxo è certamente, come ha scritto Manuel Scorza, «il nuovo pianeta |
nella costellazione,della fantasia latinoamericana». È un libro realmente magico e coloro |
che hanno bevuto la ayawashka (la droga sacra usata nei rituali dei maghi dell'Amazzonia) |
sostengono che la lettura di questo testo produce gli stessi effetti allucinogeni. E anche |
il romanzo di una regione del Perù, quella appunto della immensa foresta amazzonica, che |
dai tempi antecedenti l'arrivo dei conquistadores spagnoli oppone una strenua resistenza |
contro gli assalti della «civiltà». Ed è, infine, una testimonianza, inizialmente raccolta in |
diciassette bobine registrate, sulla vita e sul credo di Ino Moxo (in lingua amawaka: |
Pantera nera), capo e mago di un popolo amazzonico. Lo stregone Ximu fece rapire il figlio |
tredicenne di un raccoglitore di caucciù, lo nominò suo successore col nome di Ino Moxo, |
gli cancellò ogni memoria del passato e lo fece nascere nuovamente come un bambino |
amawaka: già nel cuore della storia personale di Ino Moxo si situano clamorosamente i |
rapporti antagonistici tra il mondo «primitivo» e quello «civilizzatore»... In un viaggio tra il |
fantastico e il reale, facendo ricorso a un linguaggio poetico e visionario, ma radicato più |
nella tradizione orale che in quella scritta, il narratore offre una visione totale del Perù |
cogliendone treaspetti fondamentali (tre come le metà di Ino Moxo); quello animistico e |
magico della foresta, quello andino, memore del suo passato incaico, e quello della |
componente negra. Le tre metà di Ino Moxo è, quindi, da una parte la scoperta di un |
mondo (naturale e culturale) meraviglioso, e dall'altra il messaggio estremo di una secolare |
resistenza contro ogni minaccia colonizzatrice. |
Cottogni |