Né il caos
Pochi anni dopo la grande catastrofe, quello che rimane degli Stati Uniti sono poche
comunità isolate che cercano di combattere la fame, le malattie ed ogni tipo di violenza.
Gordon Krantz vaga solitario verso gli stati del nordovest, testimone di questo scenario
desolato. Ma un giorno, Gordon s’imbatte per caso nel cadavere di un postino, forse
ucciso molto tempo prima da una banda di razziatori: la divisa e il berretto gli appaiono
subito come indumenti preziosi per ripararsi dalle intemperie e la borsa della
corrispondenza come un’utile bisaccia.
Ma quell’uniforme, e le poche lettere che decide di portare con sé, sono destinate a
cambiare non soltanto la sua vita, ma il destino di un’intera nazione. In ogni villaggio, egli
diventa improvvisamente un simbolo di speranza nel ritorno di un’epoca perduta. Gordon
non ha il coraggio di rivelare la verità e di tradire l’enorme fiducia che ormai tutti nutrono
in lui, come rappresentante di un risorto Servizio Postale degli Stati Uniti. E così Gordon
crea la più grande delle illusioni, inventando la prima storia di un’America che sta lottando
per rinascere. Ormai prigioniero della leggenda, si spinge di villaggio in villaggio, deciso a
trasformare in realtà quella che era nata solo come una favola... È questo l’inizio di
un’epica avventura nelle valli dell’Oregon: dall’incontro con l’ambigua comunità raccolta
intorno al grande computer Ciclope, alle lotte sanguinose con un esercito di fanatici, la cui
vittoria può significare il trionfo definitivo della barbarie.
Un romanzo vigoroso e appassionante, ricco di personaggi indimenticabili, l’eroica impresa
di un gruppo di uomini e donne per ridare un futuro all’umanità.
Viviani
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