Uscita per l'inferno
Si chiama George Dawes ed è un uomo come tanti. Una quarantina d'anni, una casetta, un
buon impiego e una moglie affettuosa. Ma l'orrore è già entrato nella sua vita. È accaduto
quando suo figlio Charles, ancora bambino, è morto di tumore al cervello. Da allora lui e sua
moglie Mary hanno fatto finta che tutto andasse comunque bene. Solo finta. In realtà,
niente è più stato come prima. E quando per realizzare un inutile prolungamento autostradale
viene deciso l'abbattimento della casa di George e anche quello della lavanderia in cui
lavora, qualcosa scatta nella sua mente. E George compera armi, compera esplosi-vi e si
dispone, per la prima volta nella sua vita, a dire di no. Un no la cui unica alternativa può
essere la morte.
In questo romanzo che King ha scritto con lo pseudonimo di Richard Bach-man, la maestria
dell'autore nel dipingere il clima della provincia americana appare in tutta la sua immediatezza
cruda e viva. I personaggi, descritti con una sbalorditiva tecnica iperrealista, sembrano così
autentici da ricordarci il vicino di casa, o noi stessi.
King sostiene di aver scritto questo romanzo in un momento particolare della sua vita, sotto
choc per la tragica morte di sua madre. Ogni pagina stilla di inorridita pietà nei confronti della
razza umana, e come sempre, riga dopo riga, la paura, l'angoscia, la suspense scaturiscono
inesauribili per il piacere dei lettori appassionati di uno degli scrittori più letti e più discussi
d'America.
Cottogni