C'era due volte il barone Lamberto
In mezzo alle montagne c'è il lago d'Orta. In mezzo al lago d'Orla, ma non proprio a metà,
c'è l'isola di San Giulio. Sull'isola di San Giulio c'è la villa del barone Lamberto, un signore
molto vecchio (ha novantatre anni), assai ricco (possiede ventiquattro banche in Italia,
Svizzera, Hong Kong, Singapore, eccetera), sempre malato. Le sue malattie sono
ventiquattro. Solo il maggiordomo Anselmo se le ricorda tutte. Le tiene elencate in ordine
alfabetico in un piccolo taccuino: asma, arteriosclerosi, artrite, artrosi, bronchite cronica,
e cosi avanti fino alla zeta di zoppia. Accanto a ogni malattia Anselmo ha annotato le
medicine da prendere, a che ora del giorno e della notte, i cibi permessi e quelli vietati, le
raccomandazioni dei dottori: «Stare attenti al sale, che fa aumentare la pressione»,
«Limitare lo zucchero, che non va d'accordo con il diabete», «Evitare le emozioni, le
scale...»
Cottogni