L'ultima legione |
Anno Domini 476. Nella pianura fra Pavia e Piacenza, una coltre di nebbia ricopre il |
paesaggio come un sudario. A un tratto un'orda di cavalieri barbari emerge dalla foschia e |
si abbatte sul campo della Legio Nova Invicta, leggendario baluardo di romanità a difesa di |
Remolo Augusto, un ragazzo di tredici anni, l'ultimo imperatore romano d'Occidente. Tutto |
è perduto: Odoacre, il generale germanico delle milizie barbare, fa sterminare la famiglia |
imperiale per mano del sanguinario Wulfila, depone Remolo Augusto e lo confina nell'isola di |
Capri. Il sipario cala definitivamente sulla civiltà di Roma. |
Ma non tutti sono morti. Dal campo del massacro risorge un pugno di legionari che paiono |
immortali: Rufio Elio Vatreno, veterano di infinite battaglie, Cornelio Batiato, un gigante |
etiope dalla forza smisurata e Aureliano Ambrosio Ventidio, detto Aurelio, il comandante, il |
più leale e valoroso di tutti. A loro si aggiunge Livia Prisca, formidabile guerriera sorta |
come una magica apparizione dalle paludi fumanti di Ravenna. La loro disperata missione è |
liberare Remolo Augusto insieme a Meridius Ambrosinus, il suo enigmatico precettore, |
anche a costo della vita. Ha inizio così una caccia all'uomo senza esclusione di colpi: |
l'intelligenza di Aurelio, le astuzie magi-che di Ambrosinus, il temerario coraggio di Vatreno, |
i formidabili muscoli di Batiato, l'agilità belluina di Livia proteggeranno e guideranno l'ultimo |
Cesare in una fuga a perdifiato attraverso un'Italia e un'Europa devastate e |
drammaticamente affascinanti, fino all'ultimo approdo, fino all'ultima resa dei conti in un |
luogo desolato agli estremi confini del mondo. |
Cottogni |