Il vento soffia nella foresta
«Quando aveva attraversato il villaggio la gente l'aveva osservato, curiosa. Non era cosa
comune vedere un monaco con un bimbo in spalla, e la capra aggiungeva stranezza a
stranezza...
Imboccarono il sentiero della foresta, e la gente, nel villaggio, si fece il segno della croce:
non c'era un cristiano che avrebbe osato addentrarsi nel bosco durante la notte, a meno
che non avesse fatto un patto col diavolo, o che cercasse la morte. Avventurarsi nella
foresta maledetta con un bambino, poi, era cosa inaudita. Le vecchie storie parlavano di
sacrifici pagani perpetrati sotto le antiche querce, e di bambini sgozzati in onore di
Satana. Del resto il viottolo denunciava l'abbandono, era invaso dai rovi e a tratti
scompariva, inghiottito dal bosco. Il monaco pareva non darsene pensiero. Procedeva
assorto nel suo borbottio, un poco incespicando, un poco arrestandosi per le impennate
della capretta, finché scomparve tra gli alberi, frustati dal vento. Le foglie ingiallite
scricchiolavano sinistramente sotto i suoi passi e l'intera foresta sembrava lamentarsi nel
freddo. Scendeva rapidamente la notte. Sarebbe stata lunga e buia».
Cottogni