I simulacri
Nel Ventunesimo secolo gli Stati Uniti d’Europa e d’America sono governati da una coppia
incantevole: der Alte, il presidente, e la First Lady, vero motore del potere. Popolare e
amatissima star televisiva, la donna nasconde segreti che ne potrebbero destabilizzare
l’autorità, e si oppone a ogni tentativo di rovesciamento del suo benigno regime. Fra
complotti, corporation industriali, conflitti sociali tra élite e massa, tra chi conosce la verità
sulla reale natura di der Alte e chi crede ciecamente nella verità offerta al pubblico, si
muovono gli altri personaggi del romanzo: il pianista psi Richard Kongrosian, capace di
suonare senza toccare i tasti; Beltold Goltz, capo dell’organizzazione dei Figli di Giobbe;
Loony Luke, venditore di astronavi che permettono alle famiglie disperate di emigrare su
Marte; e poi i simulacri, sostituti robotici degli esseri umani, usati come strumenti
fondamentali di un rischioso gioco politico.
Imbevuto dell’atmosfera e degli eventi dell’epoca, tra Jacky Kennedy e Richard Nixon, saturo
di paranoia e di una cultura del segreto e del sospetto che esploderà nel decennio
successivo, I simulacri è tra i migliori romanzi di Dick degli anni Sessanta: un’opera corale
sospesa fra stupore e amarezza, pessimismo e volontà di riscatto, e soprattutto una
ricchissima galleria di personaggi, umani e artificiali.
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