Koko
Sono trascorsi ormai molti anni dalla fine della guerra in Vietnam quando quattro reduci
appartenenti allo stesso plotone si ritrovano a Washington. Il motivo del loro incontro è
legato proprio al passato che hanno in comune, improvvisamente rievocato da un
agghiacciante fatto di cronaca. A Singapore si sta verificando un'efferata catena di
inspiegabili delitti firmati da un misterioso killer che lascia su ogni vittima, orribilmente
sfigurata, una carta da gioco sulla quale è scararabocchiato il nome Koko. Ed è questo
particolare che convince i quattro amici di poter identificare l'assassino. Koko, infatti,
richiama con chiarezza alle loro menti il volto di un ex commilitone, Tim Underhill, rimasto in
Oriente dopo la conclusione del conflitto e diventato scrittore. Decidono quindi di partire
immediatamente per tornare laggiù e ritrovare quello che sembra essere soltanto un
fantasma. Inizia così una tormentata avventura, che diventa ben presto un viaggio dalle
tappe allucinanti, capace di illuminare le zone oscure della loro coscienza in cui si annida un
tremendo episodio, la strage di un gruppo di bambini vietnamiti. Koko si trasforma perciò in
qualcosa di più e di diverso da Underhill, diventa parte di loro, incarna atroci ricordi, traumi
laceranti, ossessionanti sensi di colpa e desideri di espiazione.
Bertoni