Rock Baby
«L’aereo che aveva lasciato cadere Rock Baby volava alto, disegnando cristalli di ghiaccio
nel gelido cielo notturno. Il ronzio smorzato dei motori mise in allarme la gatta selvatica,
che miagolò la sua sfida alla cosa che calava verso il suo territorio. Rock Baby atterrò con
un quieto ronzio, poi sirizzò lentamente e affondò nella crosta sottile del suolo una
piccola sonda munita di testa perforatrice. » Rock Baby è un minuscolo sismografo-spia
che ha il compito di registrare le esplosioni nucleari sotterranee. Ma a un tratto comincia
a folleggiare. Forse i russi hanno manomesso il suo meccanismo, e per l’ex agente Giles
Yeoman non c’è scampo. La Sezione Ricerche lo chiama. Rifiuta. Lo fa licenziare
dall’istituto dove lavora; gli deposita in letto un geologo morto. Giles si arrende e, con gli
scarponi chiodati, carico di trenta chili di strumenti elettronici e viveri, raggiunge una
remota montagna jugoslava in cerca del piccolo Rock. Che intanto è divenuto come un
iceberg: il più sta sotto, un « più » che può mandare all’altro mondo. In compenso Giles
divide la tenda con la bella Amanda: un metro e sessantotto di ragazza quasi tutta
gambe. È una follia, quella di Rock Baby, che prende il lettore al punto da costringerlo ad
andare fino in fondo. Un libro avventuroso e “tecnologico” scritto in uno stile vivacissimo
da un giovane maestro del thrilling.
Sbaraini