| La nuvola nera |
| In America e in Inghilterra, separatamente, due gruppi di astronomi scoprono che qualche |
| cosa non va, nel cielo sopra di noi: i pianeti hanno subito lievissimi ma indubitabili |
| mutamenti di posizione, la volta stellare presenta curiose anomalie, certe stelle sembrano |
| vacillare, spegnersi; e, soprattutto, una gran massa nera invade il firmamento: oscurando |
| tutto sul suo cammino, s’approssima al Sole pericolosamente. Che cosa sta per accadere? |
| Un fatto, certo, inaudito e terribile, quasi incredibile: una enorme nube stellare, venuta |
| dalle profondità degli abissi spaziali, punta direttamente sul Sole e minaccia di toglierci la |
| luce del giorno, di condannarci ad una freddissima, deserta, sterile notte. |
| Il tema della prossima fine del mondo è caro agli scrittori di science-fiction, Fino da |
| quell’antico racconto avveniristico che è l’Apocalisse, gli scrittori ne hanno tratto fantasie |
| macabre o edificanti, grottesche o tragiche, allucinanti o avventurose, Fred Hoyle, che è |
| professore d’astronomia all’Università di Cambridge e di astrofisica all’Istituto di |
| Tecnologia di California ed uno dei più grandi e geniali matematici dei nostri tempi, ne ha |
| tratto invece una specie di pamphlet scientifico romanzato. |
| Di scienziati che si sian messi a scrivere romanzi ce n’è e ce n’è stato più d’uno: Keplero |
| ha scritto un “ viaggio alla luna,” Huygens le fantastiche divagazioni del Cosmothereos |
| sugli abitanti dei pianeti; oggi il famoso matematico ET. Bell scrive romanzi di fantascienza |
| con lo pseudonimo di John Taine, Hoyle è il tipico scienziato moderno: la sua mente è una |
| specie di vascello degli Argo nauti in viaggio verso l’ignoto; la sua audacia rasenta i limiti |
| dell’assurdo; come il protagonista della Nuvola nera, può far l’astronomo e star vent’anni |
| senza metter l’occhio a un telescopio: le sue scoperte le fa alla lavagna, con un pezzo di |
| gesso in mano e una lunga teoria di formule astruse e spericolate. Leggete i suoi libri di |
| astronomia, e lo vedrete rischiare continuamente il romanzesco: come quando, in |
| Frontiere dell’Astronomia, a titolo esemplificativo, immagina una futura guerra mondiale |
| fatta provocando artificialmente lo spostamento dei poli o disegna la figuretta di un |
| astronomo quale alacre sentinella che sorveglia il Sole perché il provvido astro non possa |
| farci dei brutti scherzi all’improvviso. La Nuvola nera è dunque il classico romanzo che può |
| scrivere un tipico scienziato moderno: ogni avvenimento è probabile, avvalorato da |
| spiegazioni scrupolose, da teorie geniali e inaspettate, ma mai cervellotiche. Ci senti sotto |
| una mente scaltrita, una disposizione alla ricerca che si traduce in densità e potenza |
| espressiva, un senso vivo della scienza in espansione che è l’inebriante profumo di questa |
| nostra proterva civiltà: come dice un personaggio — e tra i più belli di questo romanzo, |
| “Comunicazione dopo esperimento cattiva scienza. Solo predizione in scienza “; e, spiega |
| un altro, che nella storia ha la funzione di commentatore ragionevole: “Non serve far |
| prima un sacco di esperimenti e poi scoprire un sacco di rapporti, a meno che questi |
| rapporti non possano essere utilizzati per avere nuove predizioni. Altrimenti è come |
| puntare su un cavallo dopo che la corsa è finita.” |
| Cosi il limite tra questa scienza-profezia e la poesia, l’arte dell’espressione, è brevissimo: |
| come ai tempi del Rinascimento, ancora lo scienziato è un grande costruttore di favole |
| verosimili e che il tempo s’incaricherà di di mostrare; come Keplero, questo Fred Hoyle nel |
| descrivere l’immane scontro dell’umanità e della natura, e la lotta dello scienziato per tutti |
| i suoi simili contro le gigantesche potenze dell’universo (lotta in cui la sua sete di sapere |
| sfida un fatale annientamento), traccia anche un quadro lucido e insolente del nostro |
| mondo attuale: leggete le invettive contro i politici, l’irosa satira del filisteo chiuso nel suo |
| orticello e dìsposto a mandare in malora il mondo per non far lo sforzo di pensare un po’ |
| più in grande. C’è la sprezzatura e la forza del grande scrittore. |
| Sbaraini |