Capriccio con rovine |
Una Napoli piovosa, ottenebrata da un presagio di finimondo; una famiglia borghese |
proiettata fuori del proprio cerchio di sicurezza, alla ricerca di un’Arca introvabile in un |
emblematico zoo, sconvolta da un rigurgito di tentazioni represse e di antiche paure, |
destinata a sprofondare in sogni lascivi e in incubi spaventosi; una donna che medita |
l’adulterio come espediente liberatorio, e nello stesso tempo lo vagheggia secondo schemi |
fumettistici nutrendosi di pornografia e di melodramma; un uomo votato alla progressiva |
perdita dcl proprio prestigio virile, vittima volontaria del culto di feticci semoventi, Noé di |
un’Arca di latta, scaduto patriarca che il diluvio non risparmierà; un figlio -in ultimo- che si |
emancipa stoltamente parodiando la disobbedienza: ecco gli ingredienti di questo |
“Capriccio con rovine”, un concitato romanzo in cui Luigi Compagnone combina la propria |
napoletanità con un soprassalto di deluso illuminismo, escogitando una desolata variante |
all’Amara scienza, una rabbia che incolla pezzi di Henry Miller e di Eduardo De Filippo, |
contaminando immagini diverse della medesima volgarità, nella speranza di suscitare, fra |
tante rovine, il disegno di un esorcismo, la formula di una magia liberatrice. |
Per questo il presente romanzo è insieme polemica pubblica e cronaca onirica, collage |
provocatorio e satira di costume; canovaccio -in fine- di una commedia dell’arte in cui |
violenza e sarcasmo si fissano in perentoria moralità. |
Sbaraini |