Sul fantastico. 1. Tra l'immaginario e l'onirico
Il volume raccoglie una serie di scritti di Salomon Resnik i cui temi sono individuati in un
campo di studio che, pur affiancando l’esperienza e la cultura psicoanalitica, ha una sua
consistenza al di fuori della clinica strettamente intesa. La suggestione delle pitture
rupestri preistoriche; le esperienze dello spazio-tempo nei disegni di un gruppo di bambini
veneziani, invitati a esprimersi in relazione al percorso giornaliero da casa a scuola;
ancora Venezia, e l’incontro dell’autore con la città, i suoi colloqui segreti con i mostri di
pietra che abitano le case e i ponti, una visita al quartiere del ghetto; l’esperienza del
«perturbante» nei pazienti psicotici, studiati anche nelle loro espressioni grafiche e
pittoriche; la «pietrificazione» del paziente psicotico; un altro tema caro all’autore, il
sogno come scena teatrale; sogno e surrealismo, con l’esame di tre sogni di André Breton;
il fantastico nella percezione del paesaggio, attraverso le opere di pit-tori come Monet,
Cézanne, van Gogh. Sono alcuni fra i contenuti di queste pagine suggestive e
coinvolgenti: la varietà degli spunti che hanno sollecitato l’immaginario dell’autore ci
trasporta in spazi e mondi reali o onirici, collegati tra loro dalla vitalità della fantasia.

Salomon Resnik, psicoanalista e psichiatra, ha studiato a Londra, dove ha continuato la
sua formazione con Melanie Klein, Rosenfeld, Bion, Esther Bick e Winncott-. È membro
della International Psychoanalytical Association. Attualmente eser-cita la professione a
Parigi e ha un'attività periodica in Italia, in particolare a Venezia, dove tiene regolarmente
seminari di ricerca e di formazione per educatori, psicologi e psichiatri.
Bonazzi