Garbageland
Dopo il Riordinamento Mondiale, il pianeta è stato suddiviso in zone classificate secondo la
capacità di consumo dei loro abitanti. L'isola di Garbageland è stata trasformata in una
discarica: l'unico modo per sfruttare uno spazio estraneo alle regole del mercato. Sotto un
sole che consuma tutto quel che tocca, in mezzo a una realtà mutevole, reinventata a
ogni istante dalla tecnologia, il Vecchio Darma guida un pugno di sopravvissuti e li
istruisce leggendo loro il Libro, una reliquia recuperata nel Black, il mare sotterraneo che
contiene la memoria di un passato lontano anni luce. Intanto, in Terra Ferma, un
firmamento costellato di annunci pubblicitari protegge gli abitanti dal sole spietato, ma
non dall'illusione. È il Cielo di una nuova religione, con un Dio trasfigurato da grosse e
rotonde orecchie da topo... Dopo aver assimilato la lezione di William Gibson, Bruce
Sterling e William Burroughs, Juan Abreu ci propone un racconto di raffinata fantascienza,
una metafora crudele e sarcastica, ma tremendamente seria, della società del consumo di
stampo americano e al tempo stesso dell'attuale regime cubano.
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