Terrestri e no |
Questi romanzi sono apparsi — tutti e quattro — nell’edizione originale di Galaxy e |
trattano — tutti e quattro — il tradizionale e inesauribile tema del rapporti tra terrestri ed |
extraterrestri. Ma queste non sono le sole basi comuni ai quattro romanzi in cui possiamo |
invece ritrovare altri motivi comuni, sia pure realizzati attraverso formulazioni ideologiche |
e stilistiche divergenti quando non addirittura contrastanti. Queste considerazioni su una |
comune tematica fondamentale hanno un loro peso nel particolare genere narrativo della |
science fiction in cui — come ha puntualizzato Umberto Eco in un suo recente articolo su |
Il Corriere della Sera — può appunto porsi come problema di primaria importanza l’esame |
della validità del contenuto. In questi quattro romanzi, oltre alla pura e semplice |
trattazione dei rapporti tra umani e alien beings (anche se in tutti e quattro, I casi si può |
parlare, più che di un rapporto, di un vero e proprio «impatto») è dominante la |
rappresentazione dell’ansia di un protagonista umano dl fronte a una impossibilità, a una |
forza trascendente e soverchiante, a un adattamento fatto di rassegnazione e forse di |
acquiescenza, da cui emerge, alla fine, un autosuperamento, una volontà di adattarsi alla |
situazione oggettiva soltanto per tentare di dominarla, per così dire «dall’interno». In tutti |
e quattro i romanzi si stabilisce una equazione con una incognita non risolta e non |
risolvibile almeno immediatamente (in Uomini e draghi l’incognita dell’esistenza di civiltà |
umane superstiti; in Visita allo zoo quella della causa che ha determinato lo scambio dl |
personalità tra l’uomo e il bipede; in Seme della Terra quella dell’astratta ragion di stato |
che mette in moto la spietata lotteria della Selezione; in Qui si raccolgono le stelle |
l’incognita è cosmica, e riassume tutti i perchè cui l’uomo ha cercato dl dare una risposta, |
attraverso i secoli, ricorrendo alla metafisica o alla scienza, alla parapsicologia e |
all’ontologia). In tutti e quattro i romanzi, infine, interviene la macchina come elemento |
decisivo o per lo meno simbolico: e se in Visita allo zoo questa funzione della macchina è |
puramente satirica, allusiva a una società meccanizzata (l’intero complesso di gadgets |
che popolano i grandi magazzini di Elektra e l’intera città di Berlino), in Uomini e draghi |
sono presenti una macchina intesa come potenza fisica — l’arma dei Sacerdoti — e una |
macchina intesa come valore spirituale — il tand, che può essere considerato tale perfino |
alla luce della considerazione secondo la quale «una macchina perfetta non deve avere |
parti mobili»; in Seme della Terra il Calcolatore è il vero e unico padrone del mondo, |
servito dagli uomini e dalle astronavi che realizzano la sua volontà, concretando la forzata |
diaspora fra le stelle; e nel romanzo di Simak, dominato dalle macchine della «stazione» |
non meno che dalla folla multicolore degli extraterrestri, il Talismano e — quasi come una |
sua minore immagine, concessa all’egoismo umano — la piramide di sfere sono gli elementi |
determinanti e risolutori degli avvenimenti. Così questi elementi comuni, nella disparità dei |
soggetti e delle soluzioni, costituiscono la piattaforma comune di questi quattro romanzi e |
ne giustificano l’accostamento in un corpo organico e sotto certi aspetti univoco. |
Tellini |