Il gioco dei pianeti |
Ritorna, in questa che è giustamente considerata una delle migliori antologie di racconti di |
Ray Bradbury, l’Uomo illustrato, forse il fulcro più affascinante della poetica di questo |
autore. Dalle figure tatuate sul corpo di questo enigmatico personaggio errante prendono |
infatti vita le magiche storie che parlano del nostro futuro senza mai scordare quanto le |
radici della «trasformazione» siano già profonde nel nostro presente. All’interno |
dell’indimenticabile cornice offerta dall’Uomo illustrato, simbolo di ogni speculazione sul |
futuro e del futuro stesso, si muovono temi come i robot e le catastrofi, le invasioni e i |
mondi alieni, i viaggi nel tempo e nello spazio, ma ogni volta i canoni più classici della |
fantascienza vengono reinterpretati e arricchiti dai toni essenzialmente «umani» di una |
grande fantasia lirica. Non a caso un critico acuto come James Blish ha definito Bradbury |
«lo scrittore di fantascienza eternamente preferito anche da coloro che non hanno mai |
letto fantascienza ma vorrebbero averla letta o vorrebbero darsi l’aria di averla letta». |
Tellini |