La città scura
Una città immensa, fantastica e criminale, forse l'ultima delle città, protetta da una
cupola fatiscente contro l'atmosfera velenosa dell'esterno.
Un vecchio teatro in rovina nel punto più a nord della città, e, asserragliati dentro, due
uomini: un vecchio, gonfio di sogni e di ricordi su com'era la vita «prima della cupola», e
un giovane ignaro del passato perche nato «sotto la cupola», figlio di una realtà
metropolitana fatta di sovraffollamento e di violenza.
Quando il vecchio, poco per volta, sarà riuscito a trasmettere al più giovane compagno il
contagio della fantasia, i due cominceranno a leggere insieme il quaderno insanguinato di
uno scrittore ucciso. Vi troveranno la storia di un adolescente, avventuriero e omicida,
partito un giorno alla ricerca di un teatro che è il loro stesso teatro, in una città feroce e
claustrofobica che è la loro stessa città «vent'anni dopo».
Il lungo viaggio del ragazzo assume il valore di una torbida iniziazione e lo porta a
conoscenza di un mondo buio in cui tutte le regole di convivenza sono esplose. Gli fa
incontrare anche una sgangherata compagnia di comici itineranti. E sul loro carro, fra
stracci, uccelli impagliati, vecchie lanterne magiche, esibizioni oscene, il ragazzo ucciderà
con una lama nella gola la bagascia-padrona Messalina, laida, bianca di cipria e immensa,
che poi, imbalsamata, ritta in piedi, lucida e maestosa, verrà portata in mostra sul carro
attraverso la città.
Ma in questa vorticosa caduta dentro una sorta di imbuto infernale scorre tuttavia una
sotterranea tensione etica, un’imprevedibile, fantastica vitalità.
Alla fine toccherà in sorte anche al ragazzo di conoscere la fantasia: sarà il guitto
Erasmo, un altro vecchio carico di passato, a trasmettergli il contagio con la sua follia,
con la sua bizzarra dolcezza mortificata ma mai vinta.
E sarà Margherita, la giovane prostituta-acrobata della compagnia, che si ostina contro
ogni legge della città a contro ogni convenienza a voler far nascere il figlio di cui è
incinta, a insegnargli la speranza e un possibile significato della parola «umano».
Bertoni