Pericolo di vita |
Horace Verbois, instancabile sognatore, parte per il "Congresso Internazionale dei |
Sognatori" che si svolge a Ginevra, dove spera che venga finalmente esaminato |
lo statuto e la funzione dei sognatori sulla Terra. Ma a questo congresso non arriverà mai. |
Il sogno è un padrone imperioso e lo trascina giú nelle viscere della |
Terra, dove i discendenti di Adimo, screditato gemello di Adamo, reggono i destini umani |
secondo precisi criteri di caos. |
Tornato sulla Terra - dove una Parigi deserta percorsa da un autobus pazzo, piazze |
gremite da ombre in rivolta, l'aspetto delle strade, della campagna, le azioni degli uomini |
testimoniano le facinorose trame dei subterrestri – Horace scopre finalmente il proprio |
compito: ritrovare, seguendo le labili tracce di una bocca disegnata sul marciapiede, o di |
geroglifici composti da oggetti della toilette femminile, la donna |
che gli è apparsa riflessa in un vetro, e alla quale dedicherà d'ora in poi ogni fatica e ogni |
desiderio. |
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Dietro a una fantasia fresca, felice e solo apparentemente scatenata, si nasconde |
un'ironica visione di molti aspetti e molti avvenimenti del nostro tempo. Come |
suggerisce l'introduzione di Ornella Volta, lo stesso Congresso dei Sognatori è un'allusione |
ai congressi surrealisti, cui Alexandrian ha assistito negli ultimi anni, fino a staccarsene |
definitivamente nel giorno in cui si accorse che scopo dei surrealisti |
è "sognare in comune". Alexandrian è convinto del carattere individuale e trasformatore |
del sogno - trasformatore perché individuale: se infatti non si può |
cambiare la vita - e Alexandrian non pensa che si possa - si può invece cambiare |
l'interpretazione della vita. Questo pensiero corre in filigrana per tutto il libro fino alla sua |
inattesa conclusione che di colpo ripropone tutta la vicenda in una luce nuova. |
Fabriani |