Tra Mosca a Petuški (poema)
A poco piú di dieci anni dalla morte il fascino 'maledetto' di Venedikt 'Venicka' Erofeev ha
ormai inaugurato una leggenda, e "Tra Mosca e Petuski", pubblicato nel 1977 con il titolo
"Mosca sulla vodka", è stato senza dubbio il libro piú letto e studiato in Russia a cavallo
del millennio.
Non che Venicka, protagonista e narratore del romanzo, non navighi letteralmente sulla
vodka, ma questa - nei vagoni malconci della tratta che collega Mosca a Petuski - si
trasforma in spirito santo, in manna, nella morte e nell'ispirazione artistica... E assieme alla
vodka sguazzano in una fantasmagorica miscela i testi sacri del cristianesimo e di tutte le
letterature del mondo, e uno strambo gruppo di personaggi che di stazione in stazione,
come una corte dei miracoli, si raduna attorno a Venicka, attore e regista di una grande
recita collettiva. Venicka domina la scena da esilarante mattatore, facendo tutto un
fascio dei propri cataclismi personali (l'amore, la paternità) e della storia universale, fra
trovate sorprendenti e poetiche meditazioni, tra ebbrezza e dolore, in un regime della
narrazione sospeso tra la visionarietà fantastica e un realismo brutale e grottesco.
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