La vita di J.R.R. Tolkien
Pochi scrittori possono vantare la popolarità e il fascino durevole di J.R.R. Tolkien. I suoi
romanzi hanno venduto fino ad oggi oltre 160 milioni di copie, e a loro si devono tanto
l'origine quanto la fortuna di un intero genere narrativo, la fantasy eroica. Con La vita di
J.R.R. Tolkien Michael White ci conduce nella vita a tutt'oggi poco conosciuta di questo
singolare scrittore, descrivendo con encomiabile distacco gli anni dell'infanzia in Sudafrica
e in Inghilterra, la tragica e pre-matura morte dei genitori, la storia d'amore con Edith
Bratt, i lunghi anni di insegnamento a Oxford, l'amicizia con C.S. Lewis nonché la nascita
del gruppo degli Inklings. Fu mentre correggeva una serie di prove d'esame che Tolkien
trovò una pagina bianca nel quaderno di un candidato, e improvvamente si trovò a
scrivere: "In un buco nella terra viveva uno hobbit". Incuriosito, decise di scoprire tutto
sugli hobbit, cominciando così una ricerca che diede inizio all'opera epica per cui oggi è
universalmente noto. E sebbene Lo Hobbit (1937) e Il Signore degli Anelli (1954-55)
abbiano conosciuto fin da subito un successo clamoroso, fu solo nella seconda metà degli
anni sessanta che la popolarità di Tolkien crebbe smisuratamente e Il Signore degli Anelli
divenne il libro più letto, grazie anche all'emergere di quella che venne definita la
controcultura. Michael White ci racconta poi i risvolti di questo successo: da una parte i
lauti compensi per i diritti d'autore, dall'altra i fan ossessivi che telefonano a ogni ora del
giorno e della notte. Un successo che non si è interrotto nemmeno dopo la morte
dell'autore, avvenuta nel 1973.
Bonazzi