La mitologia di Tolkien |
C'è qualcosa, nelle opere di J.R.R. Tolkien, che trascende la fantasia: qualcosa che si |
riscontra negli autentici miti e nelle leggende popolari, un non so che generato da quelle |
credenze e tradizioni che formano le scheletro dell'antico folclore. Le opere di Tolkien |
danno un senso d profondità perché, appunto, l'autore si è rifatto ad antichissimi temi |
mitologici, questo libro vuole porre in chiaro la relazione fra le opere di Tolkien e i temi |
mitici sui quali esse si fondano. Sebbene filologo in primo luogo, Tolkien studiò mitologia |
per gran parte della sua vita. Fu un'autorità mondiale per quanto concerne l'inglese |
arcaico e medievale, nonché esperto di folclore teutonico e celtico. I temi mitici hanno a |
che fare con le sfide eterne e universali che hanno sempre posto l'umanità di fronte al |
mistero: l'amore, il destino, la morte; sono temi antichissimi e fanno parte integrante del |
lavorio subconscio della mente umana. Tolkien era ben consapevole degli scopi della |
mitologia e se ne serviva adeguatamente. La sua fedeltà ai fini del mito produce una |
coerente mitologia interna all'epica della Terra-di-mezzo e consente di approfondire la |
caratterizzazione sia degli individui sia dei popoli. La sua opera costituisce un |
proseguimento della tradizione mitica nella letteratura moderna. Per questo motivo essa fa |
genere a sé stante, e in nessun'altra opera letteraria si riscontra un così accurato |
equilibrio, un'omogeneità così coerente fra tradizione mitica e fantasia individuale. |
Il libro è diviso in quattro parti: I temi (il destino, la discesa agli inferi, la negazione della |
morte, il linguaggio e la crono-logia), I luoghi (la Terra-di-mezzo, Núme-nor, il Reame |
Beato), Gli esseri viventi (gli Hobbit, Sméagol-Gollum, gli esseri umani, i vecchi dèi), Le |
cose (i Draghi, gli Anelli di Potere, le armi, i tumuli). Un glossario in appendice elenca e |
traduce parole arcaiche od oscure che si incontrano nelle opere di Tolkien. |
Bonazzi |