La città proibita
Che cos’e Bartorstown? Un mito, una leggenda, un sogno, oppure una realtà? Len Colter e
suo cugino Esau fuggono dalla loro casa, per raggiungere quel luogo mitico, e lasciano
anche la pace e la sicurezza, gli anni felici della loro infanzia, per iniziare un duro e
faticoso cammino verso la maturità. Perché una cappa sembra discesa sul mondo: una
cappa di odio, d’ignoranza, di presunzione. Da quando la Distruzione e calata sul mondo, la
superstizione e l’ignoranza regnano sovrane: la Distruzione, provocata dallo scatenarsi
delle forze dell’atomo, che si sono infine ribellate all’uso sbagliato che l’uomo ha fatto della
scienza. E gli uomini, sgomenti, hanno interpretato la Distruzione come un castigo di
Dio... come un rinnovato Diluvio, mandato agli uomini per il loro cattivo uso del sapere.
L’uomo viveva nelle città, e le città sono state distrutte; perciò le città rappresentano il
male. Un emendamento alla costituzione degli Stati Uniti impone: ’Nessuna città, nessun
paese, nessuna comunità con popolazione superiore a duemila abitanti, o con più di
duecento fabbricati per miglio quadrato, dovrà essere costruita, o ne verrà permessa
l’esistenza, in qualsiasi regione degli Stati Uniti d’America’. E la guerra, alla civiltà del
passato è anche la guerra contro il sapere: le macchine sono proibite, l’istruzione è
proibita, e il mondo deve piegarsi a una nuova forma di civiltà contadina e puritana,
prospera ma priva di quello stimolo profondo che è lo stimolo dell’uomo a procedere lungo
la via del progresso. Ma la superstizione e l’ignoranza non possono durare per sempre…
Tellini