Quando la guerra va in amore
Romanzo fantapolitico, favola morale, allegoria sociologica: questo esilarante e insieme
colto racconto di Ruggero Orfei è imparentato molto da vicino con la letteratura utopistica
(fantastica e di idee) contemporanea che ha i suoi campioni in Huxley, Lewis, Orwell e
Bradbury. Da saggista avvertito dei problemi messi in luce dagli studiosi di futurologia,
Orfei esemplifica nel suo apologo (che ha toni eleganti alla Calvino, se non alla Giraudoux)
i conflitti tra natura e manipolazione tecnologica, intelligenza umana e controllo
cibernetico, tra pessimismo politico e ottimismo rivoluzionario.
Orfei non ha, tuttavia, scritto solo un romanzo di idee: all'apice di questa sua vicenda di
colonnelli che perdono la guerra c'è un'esplosione d'amore, una voce di donna che
provoca un orgasmo collettivo, incontrollabile
Cottogni