L'impero dei lupi
Anna Heymes, moglie di un alto funzionario parigino, dopo un intervento di chirurgia
estetica soffre di crisi di amnesia e di terribili allucinazioni. Alla ricerca della sua identità e
del suo vero volto, incontra Paul, il giovane commissario che sta indagando sull'atroce
omicidio di tre ragazze turche impiegate in un laboratorio clandestino. Paul ha chiesto
l'aiuto di un poliziotto in pensione dal passato turbolento, Jean-Louis Schiffer, formando
con lui una coppia eccentrica ma tenacissima. Inizia così una vera e propria discesa agli
inferi: un viaggio nei labirinti della mente dei protagonisti, ma anche in un mondo popolato
da feroci assassini e trafficanti di immigrati 'sans papier', oltre che da bande terroriste che
vanno dai guerriglieri no-global ai Lupi grigi turchi. Con i suoi romanzi, dai "Fiumi di
porpora" al "Volo delle cicogne", Jean-Christophe Grangé ha dato una svolta al thriller
europeo. Nell'"Impero dei lupi" ha ulteriormente affinato il proprio talento e la capacità di
stupire e affascinare. Una macchina narrativa avvincente e inesorabile innesca
un'avventura che parte da una Parigi segreta e sconosciuta per arrivare, attraverso la
Turchia, fino ai confini perduti dell'Anatolia. I personaggi sono ben costruiti, sempre
credibili ma ancora in grado di sorprenderci: sono spesso animati da mitologie segrete e
devastanti, che li portano al centro di una caccia incrociata dove prede e predatori si
inseguono e si confondono. Colpi di scena e false piste, nuove tecnologie, macabri rituali
e intrighi politici esplodono in un vortice di furore, intelligenza e adrenalina che ci porta
fino ai limiti del verosimile.
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