Il ritorno
Anni Cinquanta del XXI secolo. Il pianeta Terra è iper-popolato e iper-inquinato, la natura
esiste solo in qualche vecchio documentario, una terribile malattia genetica ha spopolato
l’intero continente australiano, ma la United Corporation garantisce la sicurezza al mondo
intero con lo slogan «Chiunque può vincere, sempre» e l’infelicità viene considerata un
delitto. Daniel Dyson potrebbe vivere in tutta tranquillità, come programmatore (o meglio,
«artista del razionale») al livello 31 della Microcore. Ma l’incontro con la bella e misteriosa
Raven scatena la sua inquietudine, e lo spinge a tentare l’avventura più estrema: una
strana agenzia di viaggi, niente pubblicità, niente indirizzo web, niente numero sull’elenco,
la Outback Adventures, offre immersioni in un ambiente totalmente selvaggio. Niente a
che fare con i soliti «viaggi di avventura», ma un deserto-prigione dove è possibile
incontrare la natura e sfidare la morte.
In una atmosfera tra 1984 di Orwell e Mad Max, William Dietrich costruisce un avvincente
romanzo d’avventure: la grande fuga diventa così un’occasione per assaporare e
comprendere la nostalgia e il fascino della natura selvaggia in un mondo sempre più
affollato, civilizzato, globalizzato.
Vegetti