Il mignolo di Buddha
Viktor Pelevin ha descritto "Il mignolo di Buddha" come il primo romanzo nella storia della
letteratura mondiale a svolgersi entro un vuoto assoluto. I suoi ingredienti: vodka, funghi
magici, riflessioni filosofiche, cocaina, follia, Lenin, buddhismo e - soprattutto - uno
strenuo, emozionante amore per la letteratura.
Petr Pustota, un importante poeta di Pietroburgo, si trova inaspettatamente a dover
vestire gli scomodi panni di aiutante per il leggendario comandante Capaev e per la sua
formidabile amica, addetta alla mitragliatrice, Anna, nel corso della Guerra Civile del 1919
tra bianchi e rossi.
Ma qual è il segreto della mitragliatrice? Perché Petr continua a svegliarsi in un ospedale
psichiatrico di Mosca negli anni '90 dove viene sottoposto a sedute di terapia
"turbojunghiana"? E cosa c'entra Arnold Schwarzenegger in tutto questo?
"Il mignolo di Buddha" mette in piena luce il genio letterario di Pelevin sospeso tra la
commedia metafisica e la satira più sanguinosa. È una fantasia esilarante e di grande
forza intellettuale sull'identità e la storia della Russia e - nel contempo - una spettacolare
elaborazione della filosofia buddista. Il libro ha ottenuto un enorme successo in patria,
vendendo centinaia di migliaia di copie e rinnovando il fenomeno che si era verificato ai
tempi del "Il maestro e Margherita" di Bulgakov e ha imposto definitivamente il suo autore
"come la stella più luminosa del firmamento letterario russo".
Viktor Pelevin ha descritto "Il mignolo di Buddha" come il primo romanzo nella storia della
letteratura mondiale a svolgersi entro un vuoto assoluto. I suoi ingredienti: vodka, funghi
magici, riflessioni filosofiche, cocaina, follia, Lenin, buddhismo e - soprattutto - uno
strenuo, emozionante amore per la letteratura.
Petr Pustota, un importante poeta di Pietroburgo, si trova inaspettatamente a dover
vestire gli scomodi panni di aiutante per il leggendario comandante Capaev e per la sua
formidabile amica, addetta alla mitragliatrice, Anna, nel corso della Guerra Civile del 1919
tra bianchi e rossi.
Ma qual è il segreto della mitragliatrice? Perché Petr continua a svegliarsi in un ospedale
psichiatrico di Mosca negli anni '90 dove viene sottoposto a sedute di terapia
"turbojunghiana"? E cosa c'entra Arnold Schwarzenegger in tutto questo?
"Il mignolo di Buddha" mette in piena luce il genio letterario di Pelevin sospeso tra la
commedia metafisica e la satira più sanguinosa. È una fantasia esilarante e di grande
forza intellettuale sull'identità e la storia della Russia e - nel contempo - una spettacolare
elaborazione della filosofia buddista. Il libro ha ottenuto un enorme successo in patria,
vendendo centinaia di migliaia di copie e rinnovando il fenomeno che si era verificato ai
tempi del "Il maestro e Margherita" di Bulgakov e ha imposto definitivamente il suo autore
"come la stella più luminosa del firmamento letterario russo".
Tellini