Il verbo si è fatto carne
Il verbo si è fatto carne è un thriller visionario, ossessivo, palpitante, che racconta la
feroce caccia di un manoscritto perduto.
Un secolo fa Quinsigamond fu sconvolta da una misteriosa strage, in una villa costruita
sopra un labirinto di libri. Ora questa città post-industriale del New England, dominata
dalle mafie (quelle vere, ma anche le società segrete dei poliziotti e le cabale dei gesuiti),
è teatro di un intrico fatto di sangue e di filologia, di corpi martoriati e di malattie della
parola, di bambini-schiavi che copiano fumetti di successo e di profeti dell’Apocalisse.
Al centro dell’intrigo c’è Gilrein, ex poliziotto e ora tassista indipendente, ossessionato
dalla morte della moglie Ceil - a suo tempo braccio destro dell’Ispettore, un ex prete che
aveva inventato un metodo infallibile per far confessare i criminali. Minacciato, seviziato,
braccato, tradito, Gilrein troverà l’aiuto di un esule dall’Europa dell’Est, che non vuole
dimenticare stragi e massacri, e la compagnia di Wylie Brown, la giovane accademica che
vuole scoprire a ogni costo la verità sul passato di Quinsigamond.
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