Lo spazio sfinito
Un scrittore americano si prepara a passare nove settimane nello spazio per conto della
Coca-Cola Enterprise. Un'attrice famosissima fa la commessa in una libreria. Un
drammaturgo si è comprato la casa sulla cascata... Negli anni Cinquanta immaginati dallo
scrittore italiano Tommaso Pincio il senso del meraviglioso si è impossessato della vita
quotidiana. Personaggi come Jack Kerouac, Marylin Monroe, Arthur Miller e Neal Cassady
vivono in un mondo terribilmente bello, ed è la malinconia a renderlo tale, e al tempo
stesso incredibilmente vuoto. è un mondo che può esistere solo nella fantasia, eppure ha
la consistenza della scheggia di Storia, del frammento di verità, perché racconta un sogno
che tutti hanno fatto, e da cui tutti, purtroppo, si sono risvegliati. Lo spazio sfinito
tratteggia il lento orbitare dei miti popolari nello spazio della vita e della Storia, osserva le
costellazioni delle merci quotidiane, delle icone di massa, e il modo in cui queste ci
attraversano come atomi nella materia, lasciando un segno, un calore, un vuoto. I
personaggi di Tommaso Pincio, i Kerouac e le Marylin, umanissimi e artefatti, famosi ma
insoliti, attraversano i generi letterari, il romanzo storico, la fantascienza, il romance
sentimentale, per entrare a forza nella nostra memoria passando per l'immagine che già
abbiamo di loro, conservata nei nostri affetti, nel nostro passato. E intorno al loro c'è lo
Spazio pieno di misteri, e la casa sulla cascata e sull'orlo della sparizione, e New York,
vuota e notturna...
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