Sesso alieno |
Sesso? Grazie sì, purche alieno. Del resto, su questo pianeta contaminato non si poteva |
non tentare un esperimento: selezionare una decina di scrittori, affermati o futuri tali, e |
far dire loro in forma di breve racconto quanto tutti, bene o male, pensiamo. Che in tempi |
di rapporti umani grotteschi, quello sessuale, rapporto intimo e totale per eccellenza, |
rischia di divenire il momento della massima alienazione. E che in una società come la |
nostra, che sembra richiedere sempre da noi qualcosa che non siamo, e fregarsene del |
nostro vero io, la metafora letteraria più azzeccata e praticabile è appunto questa: |
pensare al sesso in altri mondi, in altri tempi, in altri spazi. |
E dentro ci stanno benissimo le tematiche della comunicazione globale, della cibernetica, |
della realtà virtuale (cioè la realtà che ci sfugge di mano). Intanto, il presente ci abitua a |
cambiamenti tanto repentini delle nostre abitudini che mentre accade è già: futuro. |
l'antologia affronta tutti i temi che caratterizzeranno, presumibilmente, l'erotismo del |
nuovo millennio: dal sesso telematico, presente in ogni sua forma possibile (dalle macchine |
che permettono di fare sesso coi divi di Hollywood, alle «amanti virtuali», ultima |
estensione del Tamagotchi), al contatto, naturalmente erotico, con esseri di altri pianeti, |
di ogni forma e dimensione. |
Nel nostro mondo, quello cosiddetto vero, la pornografia è ovunque: alla tv, nella |
pubblicità, al cinema, al supermercato. Qualcuno vuole che sia così. E allora, perché non |
spingere il gioco fino in fondo? Perché non immaginare universi dove il sesso sia dissenso? |
E dove l'erotismo, là dove esiste ancora, sia magari l'unica forma per sottrarsi a un |
sistema del tutto-già-deciso? |
Di qui il tono ironico, sarcastico, anche umoristico dei racconti. Un tono ribelle. |
Dall'Acariano di Angelo Filippini alle vulve stellari di Elena Soprano, dal giovane teppista |
Tubo di Stefano Sardo ai cinici programmatori nipponici di Carlo Lucarelli, si finisce per |
riflettere, più che sul dove andremo a finire, sul punto a cui abbiamo già avuto l'impudente |
coraggio di arrivare. |
Cottogni |