Psycho
È buio, piove a dirotto, e Mary Crane è stanca di guidare. Sbaglia strada e si trova
davanti all'insegna di un motel. Forse è proprio il caso di fermarsi. Un bagno caldo e una
buona dormita cancelleranno la fatica e l'angoscia che l'attanaglia. Domani potrà
considerare con maggiore serenità e lucidità la febbrile successione di eventi che l'ha
condotta fino a lì. Ma il tetro motel, il suo timido gestore, Norman Bates, la sinistra
dimora, poco distante, in cui l'uomo l'invita a condividere, in una squallida cucina, una
cena frugale, condita da un'impacciata quanto desolante conversazione, sono solo i
preludi alla spirale di terrore e follia che culminerà dietro la tenda di plastica di una
Vegetti