Il gotico inglese. Il romanzo del terrore 1764-1820 |
Il volume curato da Mirella Billi è dedicato a uno dei periodi più ricchi di fascino della |
letteratura inglese: in esso si registrò la fine dei canoni classici e presero a manifestarsi |
categorie eccentriche e moderne, intonate sui regimi del sublime e del pittoresco. Il |
cosiddetto «gotico» (o «genere nero»), con il ritorno a uno stile bizzarro nei suoi artefici e |
ornamenti di stampo medievale, cominciò a manifestarsi sporadicamente sin dal terzo |
decennio del Settecento, imponendo un gusto spiccato per le atmosfere buie e terrifiche, |
per gli spazi dilatati di una natura attraversata dallo sbigottimento. Tuttavia lo stile gotico |
- con il suo ricorso all'irrazionale, con la frequente evocazione del sovrumano -non |
avrebbe mai potuto imporsi nel secolo dei Lumi se, a modo suo, non avesse voluto |
rappresentare anche un ritorno alla natura, alle differenze e alle asimmetrie che le sono |
proprie. Per rendere con maggiore immediatezza l'intima tensione che anima il «gotico», |
dopo averne tracciato la genesi storica nella narrativa inglese, la curatrice di questo |
volume ha antologizzato non solo le pagine critiche più significative dedicate al romanzo |
del terrore, ma anche i passi più emblematici delle opere di quel periodo, dal «Castello di |
Otranto» di Walpole al «Monaco» di Lewis, dal «Frankenstein» di M. Shelley ai romanzi |
della Radcliffe. |
Bonazzi |