Racconti di fantascienza scritti dagli scienziati |
Un'antologia di fantascienza: sedici racconti, sedici autori diversi, dei quali nessuno è |
scrittore di professione e quasi nessuno è noto per altre opere letterarie. Una raccolta |
interessante, anche se molto disuguale, o forse proprio per questo. |
Disuguale, cioè varia, nei temi e negli stili. La letteratura fantascientifica non è più il regno |
dell'assurdo e dell'inverosimile, è il mondo dell'ipotetico e dej possibile. Oggi, |
anche se siamo digiuni di scienza, leggiamo di viaggi in astronave, di reazioni chimiche mai |
sperimentate, di passaggi nella quarta dimensione e ritorno, esattamente come qualche |
decina di anni fa leggevamo dei viaggi sotto il mare del Capitano Nemo o del passaggio di |
Alice nel mondo che si trova al di là della superficie dello specchio. |
Oggi non ci lasciamo quindi più distrarre dalle sovrastrutture o dalle trovate di effetto, e |
cerchiamo anche in questo genere di opera letteraria altri valori, che possono essere |
poetici o etici, in una parola: umani. Ed ecco l'interesse dell'antologia, che non raccoglie |
dei capolavori ma che ci mostra, attraverso gli scienziati, gli uomini che hanno immaginato |
e scritto i racconti e tra i quali ci sono dei poeti e dei moralisti e dei poeti-moralisti, come |
in tutto il resto dell'umanità che pensa e che scrive. |
I valori poetici prevalgono decisamente nelle fantasie, pur tanto diverse fra loro - delicata |
la prima, ironica la seconda - di Isaac Asimov e di Arthur C. Clarke, mentre |
la satira amara riesce a conferire una dimensione letteraria al moralismo di Miles J. Breuer |
e di Eric Tempie Bell, e perfino alla laconica epigrammaticità di Ralph S. Cooper. |
Cottogni |