I mondi del possibile. Il meglio della fantascienza 1956-1965
Nel decennio dal 1956 al 1965 nasce la fantascienza moderna, profondamente rinnovata
rispetto alle strade antiche, ma capace di rielaborare e portare a piena maturazione le
tradizioni della « eta d’oro ». In questo volume è riunito il meglio della fantascienza di quel
periodo, in dieci racconti e romanzi brevi tratti dalle pagine delle principali riviste
specializzate. Un documento dal vivo degli anni cruciali della « science fiction ». Con un
saggio di Michael Ashley e una serie di informazioni critico-bibliografiche.
1956: « Il figlio del signor Culpeper » (Mr. Culpeper’s Baiby), di Kenneth Bulmer; 1957: «
Tutte le lacrime del mondo » (All the World’s Tears), di Brian W. Aldiss; 1958: «
Ozymandias » (Ozymandias), di Robert Silverberg; 1959: « L’amore e le stelle » (Love and
the Stars - Today!), di Kate Wilhelm; 1960: « Maro il pazzo » (Crazy Maro), di Daniel
Keyes; 1961: « L’uomo sovraccarico » (The Overload Man), di J. G. Ballard; 1962: « Le
strade di Ashkelon » (The Streets of Ashkelon), di Harry Harrison; 1963: « I sacrificabili »
(The Expendables), di A.E. van Vogt; 1964: « Un bambino difficile » (Problem Child), di
Arthur Porges; 1965: « La parola è d’argento » (Speech Is Silver), di John Brunner.
Tellini