Il giorno dei trifidi
Ciò che soprattutto colpisce di questo romanzo ricchissimo, è che gli anni sembrano
renderlo sempre più plausibile, sempre più vicino alla nostra realtà. Pubblicato per la prima
volta a puntate nel 1951 sulla rivista americana Collier’s (periodico di varietà con vari
milioni di lettori) "Il giorno dei Trifidi" fu un trionfo istantaneo, la prima affermazione ”di
massa” della fantascienza moderna, dopo Verne e H.G. Wells. Da allora, non ha fatto che
crescere, in ogni senso. La conquista dello spazio è cosa fatta; le epidemie più o meno
misteriose sono tra noi; il caos nelle città, l’impotenza dei poteri militari e civili, la
disgregazione sociale, sono alle nostre porte. Il mondo impazzito di terrore che poi si
riassesta su spietate basi medioevali, non è più per noi una fantasia remota e impossibile.
E chissà che un giorno non lontanissimo anche i Trifidi, questo mobile flagello vegetale,
così innocuo nell’aspetto e così feroce nelle abitudini, non cominci a dondolare nei nostri
campi la sua frusta letale.
Tellini