I figli dell'invasione
Come vi comportereste in caso di invasione interplanetaria? La risposta piú logica, piú
spontanea a una domanda del genere è: "Ci difenderemmo". Ma se non si trattasse di
un'invasione armata? Se fosse qualcosa di molto piú sottile, qualcosa congeniata in modo
da non potervi riconoscere gli elementi di un'invasione? Trovandoci di fronte a un disco
volante e a un gruppo di creature evidentemente non umane, è facile trarre le
conclusioni: si tratta di un disco volante e di un gruppo di extraterrestrí, Marziani o
Venusiani o Mercuriani. Oppure stiamo sognando, e una volta che ci saremo schiarite le
idee disco e Marziani saranno scomparsi. Ma se incontriamo un bambino uguale a ogni
altro? Anche se notiamo che ha degli strani occhi, tutto ciò che possiamo dire è: «Toh,
che occhi strani ha quel bambino! », ma non andiamo certo a pensare che sulla nostra
razza incombe una minaccia spaziale. E' proprio una cosa del genere che succede a
Midwich, un piccolo villaggio inglese dall'aria addormentata, i cui abitanti vivono una vita
tranquilla, senza emozioni e senza scosse, un giorno dopo l'altro, un giorno uguale all'altro,
fìnché... L'abile e ironico John Wyndham ha scritto questa storia sconcertante, e con la
sottigliezza che gli è abituale porta i suoi lettori ad accettare come inevitabile la terribile e
disumana conclusione, proiettandoli in pieno dramma senza bisogno di ricorrere a parole
grosse. Senza frasi tragiche, Wyndham ci narra una tragedia col tono di chi racconta a un
amico una divertente scampagnata.
Tellini