I trasfigurati
John Wyndham, eccezionale narratore di fantascienza, mancava da qualche tempo nella
nostra collana, ma chi ha letto le sue precedenti opere: Le Onde del Sahara, Avventura
su Marte, L'Orrenda Invasione, Il Risveglio dell'Abisso, non può averlo dimenticato, e si
tufferà con rinnovato piacere nelle pagine de I Trasfigurati. Gli altri, ne apprezzeranno lo
stile scarno e immediato, il vigore delle immagini, la poesia delle vicende da lui raccontate,
e si appassioneranno a questa sua nuova opera, lasciandosi trasportare in un mondo di
logica favola dove il fantastico e l'umano sono tanto abilmente fusi, che alla fine del libro
l'unica realtà possibile sembra quella raccontata da Wyndham, e pare di trovarsi per errore
in un mondo che non è, del tutto, quello descritto dall'autore. "E Dio creò l'uomo a Sua
immagine e somiglianza". Dalla presuntuosa interpretazione di questa frase biblica nasce il
dramma di Sophíe, la tragedia di Anne e Katherine, la storia di David e Rosalind e Petra, la
speranza per Michael e Deborah. Dalla penna di Wyndham, che qui dimostra ancora una
volta di aver raggiunto vera maturità di scrittore, sgorga spontanea e viva la condanna
per una umanità orgogliosa e pazza, la pietà per i miseri, l'amara consapevolezza per la
sorte degli umani.
Tellini