Guerra al grande nulla
È possibile che gli altri mondi non siano abitati. Ma finora, niente esclude che possano
invece ospitare forme di vita, simili o no alla nostra. Questo è un problema che le scoperte
della nuova scienza rendono attuale e non più ignorabile, una questione che va
considerata sotto tutti gli aspetti. Anche quello religioso. Infatti, fra i doveri della Chiesa
c'è quello di mantenersi in linea coi tempi; e il punto a cui è arrivata la giovane scienza
spaziale ha spinto appunto la Chiesa a interessarsi dell'eventualità che esistano altri
pianeti abitati. A questo proposito importanti esponenti del Clero hanno consentito a
rispondere alle domande dei giornalisti, e il risultato delle speciali recenti interviste è stato
ampiamente pubblicato su autorevoli quotidiani. Il romanzo che presentiamo in questo
numero sembra scritto proprio in seguito alle ipotesi formulate da un Padre Gesuita nel
corso del colloquio cui abbiamo accennato. E, guarda caso, a protagonista del suo
romanzo, James Blish ha scelto un Gesuita. Il tema è ardito, e solo un autore intelligente,
obiettivo, e abile come Blish lo poteva affrontare. Ne è uscito il racconto più eccitante
che sia mai stato scritto nel campo della fantascienza. Un romanzo che i lettori di Urania
non possono ignorare.
Tellini