Il ritorno dall'infinito
Già da millenni le voraci metropoli della Terra avevano esaurito le riserve di questa, finché
un giorno, sfruttando l'ipotesi Blackett-Dirac, con la propulsione esercitata da macchine
che neutralizzavano la forza di gravità le metropoli s'erano staccate dolcemente con tutto
il loro territorio dal pianeta, e se ne erano andate, immense astronavi, errabonde per lo
spazio intrastellare. Vagabondando di galassia in galassia, ogni metropoli, divenuta un
mondo completo in se stesso s'era data alla ricerca d'una droga particolare che aveva
prolungata la vita d'un essere umano a migliaia di anní. E sebbene la politica della Terra
deminasse le galassie, molti erano gli angoli dell'universo dove la Terra era soprattutto
mito e leggenda, verde fiaba che si tramandava per abissi di spazio estesi migliaia di anni
luce. Inoltre erano molte le città che, staccatesi da secoli dal pianeta ,erano ricadute
nella legge della foresta, non riconoscevano altra norma che quella della forza ed
esercitavano pertanto la pirateria. Un giorno tutte le città corsare dello spazio si uniscono
in un patto di aggressione e fanno rotta verso la Terra nel tentativo di stroncare la sola
minaccia valida per la loro strapotenza. Sotto la guida della città ammiraglia, Buda-Pesht,
l'immensa flotta delle metropoli corsare precipita la rotta a velocità superfotonica verso il
pianeta d'origine. Due uomini soli si oppongono alla valanga che sta per travolgete una
civiltà antica di diecine e diecine di migliaia di anni: John Amalfi e Mark Hazlèton. Ma come
riescano a salvate tutto un Universo, è il segreto del romanzo, un romanzo senza
precedenti nella narrativa di fantascienza. L'immaginazione e l'inventiva di James Blish non
ha precedenti sul nostro Pianeta!
Già da millenni le voraci metropoli della Terra avevano esaurito le riserve di questa, finché
un giorno, sfruttando l'ipotesi Blackett-Dirac, con la propulsione esercitata da macchine
che neutralizzavano la forza di gravità le metropoli s'erano staccate dolcemente con tutto
il loro territorio dal pianeta, e se ne erano andate, immense astronavi, errabonde per lo
spazio intrastellare. Vagabondando di galassia in galassia, ogni metropoli, divenuta un
mondo completo in se stesso s'era data alla ricerca d'una droga particolare che aveva
prolungata la vita d'un essere umano a migliaia di anní. E sebbene la politica della Terra
deminasse le galassie, molti erano gli angoli dell'universo dove la Terra era soprattutto
mito e leggenda, verde fiaba che si tramandava per abissi di spazio estesi migliaia di anni
luce. Inoltre erano molte le città che, staccatesi da secoli dal pianeta ,erano ricadute
nella legge della foresta, non riconoscevano altra norma che quella della forza ed
esercitavano pertanto la pirateria. Un giorno tutte le città corsare dello spazio si uniscono
in un patto di aggressione e fanno rotta verso la Terra nel tentativo di stroncare la sola
minaccia valida per la loro strapotenza. Sotto la guida della città ammiraglia, Buda-Pesht,
l'immensa flotta delle metropoli corsare precipita la rotta a velocità superfotonica verso il
pianeta d'origine. Due uomini soli si oppongono alla valanga che sta per travolgete una
civiltà antica di diecine e diecine di migliaia di anni: John Amalfi e Mark Hazlèton. Ma come
riescano a salvate tutto un Universo, è il segreto del romanzo, un romanzo senza
precedenti nella narrativa di fantascienza. L'immaginazione e l'inventiva di James Blish non
ha precedenti sul nostro Pianeta!
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